Sanremo e le sue crude verita': diviso tra popolo ed elite?

Da poco è finito il Festival di Sanremo 2019. Quasi settant'anni di musica di ogni genere si può dire, se da quand'è nato ci sono stati anche tanti ospiti internazionali, dai Queen ai Duran Duran, da Madonna a Grace Jones, dai Depeche Mode ai Placebo, da Whitney Houston a David Bowie.

Insomma si contano musicisti e compositori di grande spessore, presenze meravigliose in tutti gli anni della sua storia, per non parlare dei cantautori italiani in gara, che hanno debuttato grazie a canzoni di grande qualità, alcune delle quali ancor oggi ci ritroviamo a canticchiare.

Questa 69ima edizione si è chiusa con molte polemiche: sul vincitore Mahmood con la canzone Soldi (scritta in collaborazione con Dardust della Inri), ma più che altro sulla metodologia del votare, e forse c'è stato pure: qualche manco tanto velato aleggiare razzista. Quello attuale è un metodo che sicuramente svaluta la votazione del popolo a favore dell'élite: la giuria, in numero nettamente inferiore, ma con percentuale molto più influente sul risultato finale del verdetto.

Diciamo che avendo accentuato l'influenza percentuale del voto da casa, il rischio sarebbe stato invece quello dei voti acquistati. Ma poi diciamoci la verità, aldilà dei brani di Cristicchi e Silvestri, e di pochi altri (Zen Circus ad esempio) non è che si salvasse poi tutto questo granchè di musica!

E infatti i 5 premi di valore sono andati nelle mani di questi due cantautori! Questo per dire che:

Ci sono sempre questi rischi ogni volta che si parla di grandi numeri, ogni volta che si parla di grandi interessi economici. Allora diciamoci la verità, pensate davvero esista un metodo più corretto di un altro? forse allora la democrazia è un'illusione collettiva?

Claudio Baglioni e Claudio Bisio una bella presenza, ma è stata Virginia Raffaele ad essere una piacevole sorpresa e rivelazione per me! Meno male che ci sono donne del genere a farci sollevare il morale di fronte a tanto sconforto musicale!

Intendiamoci: la canzone che ha vinto ha musicalmente tanti spunti interessanti, apprezzo molto Dardust come musicista, e anche il testo è vero, inscritto a legami familiari del cantante, oltre al fatto che far vincere simbolicamenete l'incrocio di razze, è cosa buona e giusta (soprattutto in questo momento politico e sociale teso!). Però bisogna essere sinceri: è una canzonetta. E poi mi scende malvolentieri il fatto che a vincere sia stata una canzone dal titolo 'Soldi'.

Sicuramente ci sono punti su cui lavorare. Ed arrivo al dunque, consideratelo il mio punto di vista, verificabile e confutabile, i 3/4 dei cantanti in gara provengono da Talents Shows o dal programma Amici di Maria De Filippi. Tutti giovinetti alle prime armi, che cantano perlopiù canzoni scritte da altri, vuote di significato, a tratti anche con forzature grammaticali. Ragazzi pronti a sacrificare se stessi per un pò di celebrità, diventando in qualche modo la marionetta, carne da macello per l'industria musicale televisiva. Ormai sul palco del Festival si presentano soggetti come Achille Lauro, che non riescono a strutturare neanche una frase di senso compiuta. E mi preoccupa che si parli di nuovo rock! Oltre ad avere il coraggio di scrivere 'canzoni' che sono un accozzaglia di citazioni mal riuscite.

Ecco qui il link di Che tempo di fa così per avere un'idea di cosa parlo. E per capire meglio il soggetto vorrei invitarvi a guardare questo video che a me ha fatto rabbrividire.

Rolls Royce sarebbe una canzone ricca di significato che sta cambiando la strada percorsa dalla musica rock? Paragonata addirittura a Mercedes Benz di Janis Joplin? Piuttosto è il trionfo della superficialità, del vuoto di contenuti, del copia e incolla, del cervello bruciato, del consumo estremo e del suo conseguente smarrimento identitario e sociale.

Si certamente questo è il riflesso della nostra società. Neanche l'uso della droga è come veniva inteso negli anni 60/70, cioè come un mezzo liberatorio per la crescita della consapevolezza, per l'evoluzione personale, per un'apertura di 'porte su altri mondi', per una visione del mondo più chiara, vera, per la conoscenza profonda di se stessi. Ma avete visto il video di Achille Lauro mentre minaccia e arriva a fare a botte con un suo fan? Questa è l'evoluzione della musica?

E chi trova la profondità, chi mette attenzione nel bruttume che questi soggetti rappresentano, che offendono la musica vera, pura e bella, quella costruita col sudore delle proprie messe in discussione, fatta con la ricerca degli accordi e dell'armonia, beh se ne prenda le conseguenti responsabilità. Tutto è cambiamento è vero, ma rendiamoci conto, dove stiamo andando?

Questo è ciò che ho visto e ascoltato in queste 5 giornate di Festival, un pò tristi, ma di certo ce ne sono altre positive, per fortuna! :)

Una di queste è certamente il fatto che abbia vinto un'etichetta indipendente, fatto che mette in risalto l'intenzione di dare più spazio alla musica di nicchia e di qualità, a realtà emergenti. Sicuramente c'è un cambio di guardia, lo mostrano anche i duetti: Motta con Nada, Briga con Patty Pravo, Achille Lauro con Morgan, Daniele Silvestri con Agnelli e Rancore. Come ci fosse un passaggio di testimone, per il proseguire della gara nella vita, dal più esperito al più giovane, nel mondo della musica, sul palco sanremese. In effetti tanti vecchi artisti sono diventati davvero un pò datati, con tutto il rispetto, anche se di giovani pronti a prendere dignitosamente il loro posto, ce ne sono davvero pochi al momento, a mio avviso.

Insomma tutto è come deve essere, il buono e il cattivo, la notte e la luce, il brutto e il bello convivono dall'alba dei tempi, così pure lo sguardo chiaro con quello deviato dal consumo e dal vuoto di valori. Sta solo a noi scegliere da che parte stare, ma per favore non dipingete d'oro qualcosa che sotto ha da nascondere della ruggine.

Beh chi lo fa ci mostra chiaramente da che parte sta.

Beeyourconcert, Beeyourmusic, Beeyourself!

Lady Bee