Licia Missori live da Febo e Serpeggianti Sessismi

Cari tutti,

giovedì 12 ottobre 2017 dall'alveare Beeyourconcert si sono diffuse nell'etere le note della pianista compositrice Licia Missori, trasmesse dalla base A.C. Febo, in pieno centro storico romano per un concerto intimistico. Le avete avvertite?

Anche Radio Città Aperta si è sintonizzata con noi sulle stesse frequenze il mercoledi precedente al concerto, nel programma 'Non Smorzà Abbassa' di Riccardo Mameli, durante il quale eravamo presenti anche io e Licia, a cui è stata fatta un'intervista.

Eravamo pochi ma buoni, siamo stati bene, anzi benissimo, perché il concerto è stato intenso ed emozionante. Le composizioni di Licia hanno incontrato totalmente il gusto del pubblico, e a parte questo, l'atmosfera che si respirava era delicata e magica, perché lei ha avuto modo di esprimere la sua bellezza e il suo talento, liberamente.

Licia Missori è una compositrice romana, e tra i suoi vanti, c'è quello di aver collaborato con Giancarlo Giannini e Steve Hewitt dei Placebo, ma oltre a questo, il motivo per cui ci piace non lo si può razionalmente spiegare o analizzare, un pò come succede con l'amore vero, ci piace perché è autentico, perché ci si fa stare bene.

Sembra un periodo caldo, emotivamente parlando, forse per l'entrata di Giove in Scorpione, quindi sondiamo ciò che è nascosto nelle zone buie...insomma mi riferisco a eventi scottanti che fanno capolino sul web, dove si palesano denunce di violenze, subite da alcuni personaggi di spicco femminili, quali Bjork ed Asia Argento, tanto per citarne alcune.

E mi chiedo: sarà forse ora che le cose comincino davvero a cambiare? E per cambiamento auspico ad un riequilibro delle forse in gioco, ad un riconoscimento della bellezza dei due sessi esistenti, opposti e complementari, per andare verso una rinascita del rispetto di genere?

A parte i voli pindarici a cui spesso mi dedico, voi direte: che cosa c'entra il sesso con i concerti Beeeyourconcert?

Allora, parto da un argomento tirato in ballo da Saviano in una puntata di Che tempo che fa di Fazio, una settimana fa più o meno. In genere guardo il programma perché amo lo spirito tagliente della Litizzetto, così mi sono imbattuta in qualcosa di interessante e su cui mi trovo molto d'accordo: 'Insegnate a fallire'.

Così esordiva, per parlare del suo ultimo libro.

Un obiettivo educativo lontano da quello propinato dal nostro caro Occidente, dove si cerca di puntare sempre al massimo, di essere vincenti, di avere la supremazia sugli altri, di competere per vincere, per raggiungere fama, soldi, successo, in una parola: il potere. Forse soffermarci più sul presente, sul percorso, anziché sul fine, sull'esperienza che ci arrichisce, qualunque sia il suo esito, forse quella la chiave per la risoluzione conflittuale...

Il nesso con Beeyourconcert? dare voce all'autenticità, alla buona musica con pochi numeri, per creare valore aldilà della competizione, aldilà della supremazia dell'uno sull'altro, dei giochi politici, aldilà del grande ascolto, del tutti ne parlano.

Oganizziamo concerti per pochi intimi, nascosti in locations che passano quasi inosservate e poco risonanti, proprio come i favi per le nostre api/musiciste, che hanno la possibilità di essere sé stessi e di dare il proprio anche se piccolo contributo alla società.

E c'è chi dice: qualcuna se l'è cercata per scalare la vetta della notorietà, qualcun altro dice che sono vittime, perché ci si è poi ritrovati dentro il successo...ma cos'è veramente questo successo? Arrivare primi, rispetto a chi? Avere il potere di fare soldi? Raggiungere il potere d'influenzare tante persone col proprio pensiero o messaggio? Appagare il proprio ego? perché si è raggiunto qualcosa a cui tutti aspirano? Assolvere al proprio ruolo sociale, talento personale? Quale sarebbe il fine ultimo?

Il nostro alveare crea un ponte tra il dentro e il fuori, è interessato a quel contatto impalpabile, vero, tangibile e intimo, che si crea tra la materia densa dello strumento musicale, e quel prodotto invisibile che si fa musica, e da cui essa scaturisce.

E una volta che l'alchimia è generata, quanto abbiamo bisogno delle conferme dal sistema musicale? Quanto veramente dell'appoggio di chi ha risonanza? Quanto desideriamo l'attenzione di strutture sistemiche atte a creare omologazione? Forse il restare sconosciuti e di nicchia, regala quell'unicità e il privilegio di pochi, per averne assaporato il valore e sapore.

Siamo piccoli come le api in confronto all'Universo, e imparare a fallire ci può aiutare a tornare alla dimensione relativa e reale della nostra esistenza su questa Terra, in fondo siamo solo di passaggio. Lo dicevano anche i latini: si sapis sis apis.

E nel caos generale, per tornare alla lietezza e alla bellezza che è verità, vi invito all'ascolto di un estratto del concerto di Licia e vi dò appuntamento al nostro prossimo concerto!

Beeyourconcert, Beeyourmusic, Beeyourself!

Lady Bee