Beeyourconcert per un fruttuoso 2016

Eccoci qua,


il 2016 alle porte e così i conti tornano sempre..si fa presto a farli.

Beeyourconcert ha affrontato l'anno passato con qualche difficoltà, con qualche successo e qualche fallimento, come succede in una vita regolare.

Un progetto nato a Parigi nel 2013 da un insostenibile bisogno di leggerezza dell'essere direi, quasi una necessità.

Ero in quel della Francia, nel 2013, in cerca di una mia dimensione, di trovare cosa mi rendesse utile al mondo e a me stessa, perché quello che stavo facendo in Italia mi soddisfaceva poco e perché ero depressa dalla situazione sociale in cui vivevo. Decisi così di partire, conoscendo nessuno nella capitale francese, solo una donna di gran cuore, di nome Florence, conosciuta tramite Couch Surfing, che mi ha aiutato a trovare casa.

Abitavo nel 5°arrondissement, all'ottavo piano, o meglio, poco più su, in una chambre de bonne (come la chiamano i francesi) di un edificio haussmaniano.

Al piano terra abitava ed abita Brigitte, amica di Florence, che mi ha permesso di vivere in quella stanzetta sotto il tetto gratuitamente per 8 mesi, perché le mei finanze all'epoca erano poche per un affitto di una casa classica parigina (solo i monolocali a 1000euro al mese, e non vi dico i dossiers che bisogna portare per dimostrare ai proprietari di poterli pagare e farsi accettare: c'é sempre la fila!), quindi dovevo adattarmi.

Una camera di 7 metri quadri, col bagno sul palier (corridoio). Ci abitavamo io e Luna (la mia cagnolina) in quel piccolo spazio, in compenso avevo una vista mozzafiato su Parigi, di fronte a Notre Dame, dalla finestra/balcone potevo vedere Montmartre, il Pantheon, la Senna, la Tour Effeil che col suo faro mi faceva sentire parte della città, addirittura vedevo da lontano La Defense.

Insomma è stato un anno molto intenso quello parigino, in cui volevo togliere veli da me stessa, mettermi a dura prova e capire veramente qual'era la mia strada.

Docce quotidiane nella piscina di rue Pontoise (una delle più belle in città!), perché mancava nel bagnetto dove abitavo, kms in Velib (bici del comune di Paris) percorsi, clima molto cupo ed umido, fobie metropolitane (tanti girano con in tasca il gel per mani igienici antivirus) atmosfera competitiva, offerte culturali di svariato tipo, che ho sfruttato poco per i prezzi esagerati rispetto al reddito della mia vita bohemiène di quel periodo...

ma per fortuna la mia casetta parigina si trovava ai bordi della Senna, e questo dava un imprinting molto più coraggioso e romantico al mio stare parigino, oltre ad aiutarmi con Luna, che necessitava sgranchirsi le gambe spesso abitando in pochi metri quadri.


Da anni desideravo suonare il pianoforte, per mettere in musica mie emozioni e pensieri, perché sentivo violentemente che quella era la mia strada, il mio strumento...ho cercato il mio insegnante, senza trovarlo, perché doveva ancora arrivare quel momento...

La musica è sempre stata importante nella mia vita, 10 anni fa suonavo la batteria, pare anche con discreto successo, ma interruppi anni fa per altro.

Da poco più di un anno suono il pianoforte, perché alla fine la mia insegnante l'ho trovata a Roma :) e anche se ho 39 anni, mi sento molto soddisfatta di questo mio nuovo studio: perché quando lo suono mi sento a casa, perché anche se ho aspettato tanto ne è valsa la pena, perché sapete cosa? è mai troppo tardi per sé stessi.

A Parigi ho realizzato piccole composizioni/stringhe musicali con programmi di musica elettronica, avevo fatto un corso due anni prima, e mi sono lasciata ispirare dalla capitale francese per mettere alla prova quello che avevo appreso.

E' stato come togliere squame da un pesce, come togliersi i vestiti per vedere veramente chi si nasconde sotto, come strappare una fotografia per vedere cosa c'è veramente dietro/dentro, perché sai che quella è solo un'immagine.

Come spiegare, si faceva sempre più forte il mio bisogno di fare qualcosa che mi appartenesse davvero, qualcosa che sentivo veramente parte di me, che era molto a me vicina, qualcosa da donare al mondo e condividerlo con esso e che aveva a che fare con la musica.

Sono andata a Parigi per fare la fotografa e l'ho pure fatta per un pò, ma mi sono accorta, che in realtà era fittizio il benessere che cercavo in quell'attività, ed era la musica a prendere sempre più spazio, a chiamarmi sempre più insistentemente.

Così, quando ciò che mi aveva portato a Parigi ha trovato la sua risoluzione, all'osso ho sentito cosa mancava veramente al mio mondo e ciò che manca anche al mondo fuori di me: la gente ha bisogno di sentirsi l'un l'altro più vicini.

Perché siamo in piena crisi economica, sociale e individuale; perché il nostro sistema politico/economico è ormai ridotto ai minimi termini (se posso permettermi parlo di quello capitalistico mondiale mica solo quello italiano) perché di egoismo ce n'è a bizzeffe, quasi come se ci si sentisse sempre su un titanic pronto ad affondare e quindi 'morte tua vita mea'; perché abbiamo poco tempo per stare insieme, perché qualcuno ha deciso che per mantenersi bisogna lavorare almeno 40 ore settimanali per arrivare giusto giusto a fine mese; perché ci sta passando anche la voglia di credere che stare bene è possibile.

Beh lasciatemi dire che io ci credo ancora, e che il motivo per cui è nato Beeyourconcert è proprio perché credo che bisogna ricominciare a credere ed investire nella cultura, nella musica, in ciò che ci risveglia spiritualmente oltre che intellettualmente, la religione è un'altra cosa, io parlo di sentire comune, di sentire del cuore, emozioni, anima, essere umani, essere divini.

Ecco perché la musica nelle case, in luoghi particolari dove ognuno si sente bene, ritornare a stare bene, e fateci caso, provateci perlomeno, quando state male e mettete su un pezzo musicale nelle vostre corde vi sentite meglio, come se ci fosse qualcuno vicino a voi, e se addirittura mettere su un brano più ottimista, quasi quasi il vostro umore cambia, e comincia a sentirsi meglio, in sintonia di quell'armonia.

Questo perché la musica ha un potere curativo e di benessere che qualche scienziato ha pure provato a dimostrare con qualche studio (musicoterapia; per esempio è risaputo che l'ascolto della musica di Mozart rende più intelligenti...) ma la verità è che il suo potere è un mistero: è come il vento, lo senti ma non lo vedi, non sai da dove viene e dove va, eppure esiste e ha i suoi effetti, se è caldo riscalda, se è freddo raffredda...

La musica ha qualcosa di divino, e per noi di Beeyourconcert è a questo che bisogna tornare, ai noi stessi, al nostro sentire, umano e divino, all'ascolto di musica buona e di qualità, di musicisti che suonano per diversi eventi: dalla festa di compleanno, all'evento di qualità per élite, dalla festa per un matrimonio, ad un festival di musica emergente...

Dare fiducia al fatto che con la musica si può lavorare, perché nel nostro momento storico la produzione di oggetti di consumo ha portato la società ad un rimbambimento intellettuale, e se parliamo di accrescimento di benessere collettivo economico ce ne sono poche di tracce.

Quindi perché continuare a dare credito a quel luogo comune che vuole relegare la musica come un secondo bisogno? Oppure che pensa che i soldi per i concerti sono pochi a darli?

A me pare che la gente vada ai concerti, e ci sono ancora sold out oltre che per veri artisti, anche per gente che farebbe meglio a restare a casa, quindi se si investe su certi soggetti e si vince, cominciamo ad investire su musicisti validi!

In fondo l'Italia è un popolo di artisti, e dare forza alle nostre risorse ci aiuterebbe a riprenderci sia economicamente che a livello di fiducia, le strategie di marketing funzionano anche in musica e mica solo per quella pessima!

Beeyourconcert ci prova, ed è per questo che abbiamo partecipato alla selezione per il finanziamento di Luiss Enlabs (incubatore di startup), ma purtoppo i fondi sono andati ad altri. Ci siamo rimasti male, ma abbiamo imparato che possiamo fare meglio, che manca qualche risorsa per farsì che Byc sia più forte e valido.

Per cui faccio un appello, forse potete aiutarci: il nostro team ha bisogno di un Digital Marketing, di una persona che ci aiuti nel booking dei concerti e di un valido video maker.

Se qualcuno di voi che sta leggendo è interessato, o conosce amici che lo sono, magari sei proprio tu che stai cercando qualcosa di nuovo e valido su cui lavorare contattaci a questa email! :)

Il 2015 ha visto Beeyourconcert mettersi alla prova su diversi fronti, ha organizzato concerti nazionali in diverse città e luoghi intimi, partecipato al Mei di Faenza, ma desideriamo portare ancor più la musica nelle case e in location particolari, ed è uno dei nostri propositi del 2016.

Ringrazio tutti voi, musicisti, amanti della musica, o semplici lettori, per l'attenzione che vi ha portato a a leggere fin qui, è una newsletter bella lunga, è che ci tenevo a far si che facciate parte della storia Beeyourconcert, perché siamo un alveare, e senza di voi, senza i musicisti, senza gli ascoltatori, senza chi questi concerti li compra, senza tutta la filiera musicale, senza chi parla male di noi, tutto ciò sarebbe solo un'idea, invece è una realtà che sta crescendo, e col vostro aiuto può farlo sempre meglio, col passaparola, esprimendo il vostro punto di vista, acquistando i nostri concerti, aiutandoci a trovare chi con noi vuole collaborare.

Credo che il nostro alveare diventerà sempre più attivo e popolato, intanto noi continuiamo a lavorarci, perché crediamo che sia possibile e importante per tanti!


Beeyourmusic, Beeyourconcert, Beeyourself!


^^


Lady Bee